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Malattia di Kawasaki e COVID-19


La rapida diffusione della malattia di Coronavirus 2019 ( COVID-19 ) causata dal virus SARS-CoV-2 ha portato a una pandemia globale, con individui infetti di tutte le età residenti in quasi tutti i Paesi del mondo.
La popolazione pediatrica sembra essere interessata in misura minore rispetto agli adulti, con solo il 2% dei casi descritti in pazienti di età inferiore ai 20 anni.

Un rapporto epidemiologico ha descritto 731 casi confermati di COVID-19 nella popolazione pediatrica, con oltre il 90% dei pazienti caratterizzati come casi asintomatici, lievi o moderati.
Questo studio ha esaminato un totale di 2143 pazienti, 1412 dei quali avevano sospetto ma non conferma dell'infezione da SARS-CoV-2, senza apparentemente altre condizioni cliniche; non sono stati riportati casi di concomitante malattia di Kawasaki.

Un gruppo di ricercatori ha descritto il caso di una paziente pediatrica diagnosticata e trattata per la malattia di Kawasaki classica nel contesto dell'infezione confermata da COVID-19.

Descrizione del caso

La paziente è una bambina di 6 mesi, con parto a termine, precedentemente in buona salute e completamente immunizzata che inizialmente si è sottoposta a cure urgenti pediatriche con un giorno di febbre, agitazione e rifiuto di mangiare.
Non presentava tosse, congestione o rinorrea.
L'esame ha mostrato una bambina agitata con una temperatura di 38.8 °C, senza segni focali di infezione.
La valutazione di laboratorio ha incluso un tampone influenzale rapido e una analisi delle urine cateterizzate con coltura di urina, tutti negativi.
E' stata diagnosticata una infezione virale.
Nel secondo giorno di febbre, ha sviluppato una eruzione cutanea eritematosa, apparentemente non pruriginosa e a macchie.

Si è presentata nuovamente alle cure urgenti il ​​4° giorno di febbre con eruzione cutanea persistente.
Sebbene senza tosse, è stata riscontrata una leggera congestione.
I segni vitali hanno mostrato una temperatura di 38.3° C, tachicardia sinusale ( 200 battiti per minuto ) e tachipnea con una saturazione di ossigeno del 100%.
Dall'esame è emersa irritabilità, congiuntivite e labbra secche e screpolate.
Non è stata riscontrata una linfoadenopatia apprezzabile, con arti normali.
Presentava lievi retrazioni sottocostali, sebbene suoni normali del respiro.
Test di laboratorio hanno mostrato una conta dei globuli bianchi spostata a sinistra con bandemia, anemia normocitica, piastrine normali, proteina C-reattiva marcatamente elevata 13.3 mg/dL e velocità di eritrosedimentazione di 118 mm/ora. Aveva iponatriemia ( sodio 133 mEq/L ) e ipoalbuminemia ( albumina 2.8 g/dL ), con normale test di funzionalità epatica.
L'esame del patogeno respiratorio mediante test di reazione a catena della polimerasi a trascrizione inversa ( RT-PCR ) e l'emocoltura erano negativi.
Una radiografia del torace ha mostrato una debole opacità nella zona mediana sinistra.

Durante questo periodo di malattia, non ha avuto contatti con persone malate. Il fratello di 9 anni aveva sintomi respiratori del tratto superiore 3 settimane prima.
La famiglia si era auto-isolata a causa della pandemia di COVID-19 dalla settimana precedente, senza uscire di casa per la scuola o il lavoro.
Non c'era storia di viaggi recenti.

La paziente è stata ricoverata per la valutazione della malattia di Kawasaki.
In presenza di febbre, possibile lieve congestione e reperti radiografici del torace, è stata inviata al Pronto soccorso per i test riguardanti COVID-19 prima dell'ammissione al reparto pediatrico.
All'arrivo, la paziente era al 5° giorno di febbre, presentava congiuntivite, lingua con papille, eruzione cutanea, polimorfa, maculopapulare e gonfiore delle mani e degli arti inferiori, soddisfacendo così i criteri classici per la malattia di Kawasaki.
È stata trattata con una singola dose di 2 g/kg di Immunoglobulina per via endovenosa ( IVIG ) e Acido Acetilsalicilico ad alta dose ( ASA 20 mg/kg quattro volte al giorno ) secondo le lineeguida di trattamento.
La sua ultima temperatura elevata è stata di 38.3 °C subito dopo aver completato la somministrazione di IVIG.
L'ecocardiogramma è risultato normale senza alcuna evidenza di dilatazione coronarica o aneurisma, nessun versamento pericardico e con normale funzione valvolare e ventricolare.

La sera prima della dimissione, i test RT-PCR per COVID-19 sono risultati positivi dal Stanford Clinical Virology Laboratory.
E' stato informato il Dipartimento di Sanità Pubblica per la quarantena a casa per 14 giorni dalla data del test positivo.
È stata dimessa con ASA a basso dosaggio ( 3 mg/kg al giorno ) con rivalutazione ecocardiografica due settimane dopo la dimissione, programmata dopo la quarantena obbligatoria di 14 giorni.

Discussione

Questo è il primo caso descritto di malattia di Kawasaki con infezione concomitante di COVID-19.

La malattia di Kawasaki è una vasculite acuta dell'infanzia e la principale causa di malattia cardiaca acquisita nei bambini nei Paesi sviluppati, con il 50% dei casi che si verificano in quelli con meno di 2 anni d'età e l'80% in quelli con meno di 5 anni.

La diagnosi di malattia di Kawasaki classica è considerata nei pazienti che presentano febbre per 5 giorni insieme ad almeno 4 criteri clinici su 5 in assenza di una diagnosi alternativa.
La causa della malattia di Kawasaki rimane sconosciuta, nonostante diversi decenni di indagini.
Alcune evidenze suggeriscono un innesco infettivo, con stagionalità inverno-primavera della malattia.

Vari studi hanno descritto una associazione tra infezioni respiratorie virali e malattia di Kawasaki, che varia dal 9% fino al 42% dei pazienti con malattia di Kawasaki risultati positivi per una infezione virale respiratoria nei 30 giorni precedenti la diagnosi della malattia di Kawasaki.

Ad oggi, la presentazione pediatrica più comune di COVID-19 è una serie di segni e sintomi tche variano da una completa asintomatologia ai sintomi di infezione acuta del tratto respiratorio superiore come febbre, affaticamento, tosse, mal di gola, rinorrea e congestione e mancanza di respiro.
Nei casi più gravi, i sintomi possono includere sintomi gastrointestinali e i pazienti possono progredire verso insufficienza respiratoria, shock, alterazione della coagulazione e danno renale. ( Xagena2020 )

Jones VG, Mills M, Suarez D, et al. COVID-19 e Malattia di Kawasaki: nuovo virus e nuovo caso. Hosp Pediatr 2020

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